Fiori di Bach per il benessere: ecco di cosa si tratta

Qualcuno potrebbe dire che sono solo fiori, eppure secondo il dottor Edward Bach, dietro questi esseri che la natura ci ha donato, si nasconde una risorsa per il nostro benessere psicofisico. Si tratta dei fiori di Bach, i quali prendono dunque il nome dal dottore che, avvicinatosi all’omeopatia, iniziò a dedicarsi alla sintesi di alcuni vaccini detti nosodi e dal 1928 iniziò le sue ricerche relativamente alle proprietà che alcuni fiori possono avere se preparati opportunamente con acqua.

La floriterapia nasce dall’intento, appreso dall’omeopatia, di rivolgere le cure al paziente piuttosto che alla malattia. Questa pratica quindi associa ai disturbi fisici quelli emotivi, per cui intervenire su questi ultimi apporrebbe vantaggi notevoli alla nostra psiche, aiutandoci ad affrontare nella maniera più opportuna le difficoltà che incontriamo, le quali possono influire sulla sintomatologia.

I fiori, secondo Bach, associati ad acqua di fonte, produrrebbero l’energia necessaria per curare alcuni “disturbi dell’anima”. Tale convinzione derivava dal fatto che Bach, nel suddividere i batteri causa delle malattie principali in 7 gruppi, aveva riscontrato che i soggetti che presentavano la medesima malattia avevano dei caratteri emotivi comuni, e iniziò a sperimentare l’utilizzo di alcuni fiori, piuttosto che dei batteri, per intervenire sulle difficoltà dei vari soggetti.

I fiori utilizzati per questa pratica sono 38, e sono suddivisi appunto  in sette categorie, in relazione al disturbo sul quale intervengono e dunque al tipo caratteriale. Vi sono:

–       Fiori per la paura (Aspen, Mimulus, Red Chestnut, Cherry Plum, Rock Rose);

–       Fiori per l’incertezza (Wild OAt, Scleranthus, Cerato, Horbeam, Gentian, Gorse);

–       Fiori per chi ha difficoltà a vivere il presente con forza (Clematis, Honeysuckle, Wild Rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud);

–       Fiori per la solitudine (Water Violet, Impatiens, Heater);

–       Fiori per la disperazione e lo scoraggiamento (Agrimony, Centaury, Walnut, Holly.);

–       Fiori per l’eccessiva preoccupazione per il benessere altrui (Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple);

–       Fiori per l’ipersensibilità alle influenze esterne (Cicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Rose.).

 

I trentotto fiori sono inoltre suddivisi in 3 gruppi:

–       i guaritori , ossia i 12 principali, nonché i primi ad essere considerati da Edward Bach;

–      gli aiuti, altri sette fiori che influiscono sulle dicìverse sfaccettature dei diversi tipi caratteriali;

–       gli assistenti, ossia i restanti 19 fiori.

Quanto alla modalità di preparazione, i  fiori si lasciano essiccare al sole in acqua per 5 o 6 ore o, in alternativa, si fanno bollire in acqua per 30 minuti circa. In entrambi i casi si aggiunge del brandy affinché il preparato si conservi. Questo viene assunto via bocca, in gocce. Generalmente si usano diversi tipi di fiori in un medesimo preparato , fino ad un massimo di sette fiori, e la scelta dipende dal caso sul quale si vuole intervenire. La classificazione fatta de Edward Bach è, però, uno schema di riferimento, da utilizzare con la dovuta elasticità in base al soggetto e alla sintomatologia.

Vi è, inoltre, un particolare preparato che è divenuto noto come Rimedio d’emergenza,  in quanto utilizzabile in casi di  particolare difficoltà, caratterizzati da un  forte stress emotivo, paure e incubi. E’ costituito da 5 fiori (Star of Betlehem, Rock Rose, Impatiens, Clematis, Cherry Plum), cui , a secondo del caso trattato, è possibile aggiungerne altri.

Il vantaggio principale di questa pratica, secondo Bach, risiede nel fatto che chiunque può preparare i rimedi con i fiori.

Tuttavia, bisogna riconoscere che la floriterapia non è supportata da reali basi scientifiche, quindi, come molti dei metodi e delle pratiche terapeutiche che non fanno parte della medicina convenzionale, non devono essere considerati come sostituto a questa, bensì, se si vuole,  come un supporto.

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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