Insalata: gli errori che commettiamo… e non è più light!

Quante volte abbiamo detto “oggi mangio solo un’insalata”? Soprattutto in estate, infatti, quando il caldo si fa sentire, in molti decidono di pranzare con un’insalata o come viene spesso chiamata, con un’insalatona. Spesso, però, non ci accorgiamo che la arricchiamo così tanto che alla fine stiamo consumando, non più un piatto di verdure, ma un pasto completo e ricco. Se l’idea è quella di sostituire pienamente un pranzo, può anche andare ma, se pensiamo di mangiare solo verdure o addirittura di mangiar l’insalatona come contorno, forse non lo stiamo facendo nel modo giusto.

 

Ecco allora quali sono gli errori più comuni da evitare se vogliamo un’insalata light.

 

Il dosaggio delle proteine

L’aggiunta di proteine è la cosa che si sbaglia più spesso nel preparare questo piatto e, se la scelta non è ben pensata, quello del dosaggio sbagliato è l’errore che rende più calorica l’insalata. Spesso, infatti, aggiungiamo ad un piatto di verdura: tonno, mozzarella, prosciutto a dadini, uova sode e del grana. Il tutto per una sola persona! Questa scelta è sbagliatissima per un menu light. Il fatto che le proteine siano inserite in una ciotola di lattuga, infatti, non fa di queste una verdura: restano comunque proteine e in realtà stiamo mangiando anche un secondo… o anche molto più di uno! L’ideale, se vogliamo consumare un pasto che funga insieme da secondo e contorno, sarebbe aggiungere un solo alimento proteico, per esempio solo una scatoletta di tonno o solo una mozzarella. Qualora non riusciamo a rinunciare al mix bisogna ridurre le dosi di ogni singolo alimento proteico: l’insalata con due uova sode, una scatoletta di tonno, una mozzarella va bene per tre persone.

 

Occhio al condimento

Il condimento è indispensabile e il migliore è l’olio extravergine di oliva, ma attenzione alla quantità! Preparare un’insalata e aggiungere olio a dismisura aumenta l’apporto calorico considerevolmente. L’errore più comune è quello di versare l’olio direttamente dalla bottiglietta che lo contiene, senza avere così la consapevolezza della quantità che stiamo impiegando. Usate allora il cucchiaio! Uno a persona (massimo un cucchiaio e mezzo) va bene! Considerate, infatti, che questa è la dose consigliata per tutto il pasto, pranzo o cena che sia.

 

Il mais non è una verdura!

Difficile per molti da catalogare, il mais in realtà non è una verdura ma un carboidrato. Ben oltre il 75% della sua composizione, infatti, è costituita da carboidrati. Quello in scatola, inoltre, ha un apporto calorico maggiore rispetto a quello bollito in casa, perché vi è l’aggiunta di zuccheri. 100 grammi di mais in scatola apportano circa 80 Kcal, quantità che non è eccessiva se paragonato a pane e pasta, ma resta il fatto che non è una verdura! Dunque se non volete rinunciarvi, consumatene con moderazione: due cucchiai a persona per insaporire l’insalata possono andar bene!

 

Crostini e grissini spesso ingannano!

Come per tutti i piatti e per tutti i contorni, attenzione al quantitativo di pane che vi abbinate. In particolare attenzione a crostini e grissini, che sono spesso falsi amici della linea perché vi è l’aggiunta di grassi e olii vegetali (come l’olio di palma), sono più calorici rispetto al pane e, poiché danno l’idea (spesso solo l’idea) della leggerezza, inducono a mangiarne in quantità eccessiva, senza che ce ne accorgiamo! Meglio una fettina di pane naturale tostato!

 

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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