Pasta integrale: come riconoscerla

La pasta integrale solo negli ultimi anni sta iniziando ad essere apprezzata sulle tavole degli italiani. Ma conosciamo davvero le proprietà di questo alimento? E sappiamo scegliere e riconoscere la pasta integrale di qualità?

Innanzitutto chiariamo cosa è.

La pasta integrale è un alimento che si ricava miscelando acqua e “semola integrale di grano duro”. Non tutti sanno che vi è una legislazione specifica che fa riferimento ad un disciplinare di produzione (DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 9 febbraio 2001, n. 187) che identifica la pasta integrale come tipico prodotto italiano. In  particolare “È denominato “pasta di semola integrale di grano duro” il prodotto ottenuto dalla trafilazione, laminazione e conseguente essiccamento di impasto preparato esclusivamente con semola integrale di grano duro ed acqua.»

Sono inoltre distinte dalle paste realizzate con semola di grano tenero e con semola di grano duro.

L’inganno però è alle porte. Come capirlo?

Nei supermercati è facile essere ingannati da prodotti che crediamo essere integrali ma in realtà non lo sono perché, come detto, può essere definito integrale solo l’alimento che, come da disciplinare,  contiene semola integrale di grano duro, senza l’aggiunta di aromi. Ecco perché è bene controllare tra gli ingredienti della pasta se vi è la dicitura “pasta di semola di grano duro”  o “semola di grano duro” e non con aggiunta di crusca o cruschello.

In quest’ultimo caso si tratta infatti di prodotti raffinati.

E le proprietà?

La pasta integrale, rispetto alla comune pasta, ha un maggior contenuto di fibre, le quali aumentano il senso di sazietà; ha un apporto glicemico superiore ma inferiore è l’indice glicemico, ossia la velocità con la quale aumenta  la glicemia dopo aver assunto 50 grammi di carboidrati.

Per cui un indice glicemico pari a 50 indica che l’alimento preso in esame innalza la glicemia con una velocità che è la metà di quella del glucosio.

La pasta ha inoltre una maggiore quantità di vitamine, in particolare quelle del gruppo B

Una buona pasta integrale, inoltre, a dispetto di quel che si crede, deve essere gustosa anche senza condimento, per cui è bene, per provarne qualità, ma anche cottura, assaggiarla senza particolari condimenti, tutt’al più con un filo di olio di oliva.  Ricordate poi che la pasta integrale, assorbe più sugo delle altre paste, ecco perché è bene scegliere sughi piuttosto leggeri, magari a base di verdure e con poco olio, onde evitare di far lievitare l’apporto calorico del vostro piatto di pasta!

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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