A quanto pare, Facebook ci fa stare bene. Ecco perché.

Social e benessere: c’è una correlazione? Se sì, di che tipo? Di recente si parla molto spesso degli effetti che Facebook, il social network più amato, abbia sul nostro sulla nostra vita quotidiana e di conseguenza, sul nostro benessere. Molte sono le persone che ritengono che l’uso del social faccia instaurare relazioni di amicizia poco veritiere e che, al contrario di quella che è l’aspettativa di ciascuno quando ci si iscrive alla piattaforma, si finisca per vivere in grande solitudine.

Eppure una nuova ricerca ci dà un’informazione diversa rispetto a tali convinzioni e, per certi versi, rincuorante. Secondo lo studio, svolto dalla Carnegie Mellow University di Pittsburgh, infatti, le interazioni su Facebook avrebbero un impatto positivo sul nostro benessere, in termini di soddisfazione e gratificazione, ma solo se tali interazioni sono personalizzate.

Dunque l’effetto sarebbe positivo solo qualora si tratti di commenti specificatamente indirizzati a noi, e non di semplici like cliccati in un batter d’occhio; né tanto meno sortiscono alcun effetto positivo le reazioni introdotte da poco tempo sul social di Zuckerber.

“Non c’è bisogno di chissà quale interazione per sentirci meglio – spiega una tra gli autori della ricerca, Moira BurkeParliamo anche di commenti di un paio di righe. È importante però che l’utente abbia l’impressione che l’amico che ha lasciato il commento si sia preso il giusto tempo per farlo. Questo semplice atto di comunicazione ricorda al destinatario l’importanza del rapporto con l’altro nella propria vita”.

Ma come si è svolto lo studio e come si è giunti a tali conclusioni? I ricercatori hanno considerato un campione di 1901 utenti provenienti da 91 paesi differenti. Sono stati monitorati le interazioni sulle pagine Facebook di ciascuno e ogni mese, per tre mesi, i volontari hanno anche dovuto compilare dei test che fornissero informazioni circa il loro grado di felicità e benessere.

Ciò che è emerso è che le interazioni virtuali, di tipo personalizzato, come appunto i commenti, precedevano alti livelli di soddisfazione dichiarati dai volontari. Quale è il numero “ottimale” di commenti personalizzati da dover ricevere per ottenere un beneficio? Secondo gli esperti circa 60 al mese!

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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