Acne e makeup: che correlazione esiste?

L’acne è un problema molto comune, tra le adolescenti e non solo. Talvolta si tratta di un fenomeno temporaneo che va via in poco tempo; spesse volte, invece, bisogna ricorrere all’aiuto di un dermatologo che individua le cause e prescrive la cura più adatta a voi.

Le donne, che sono tra le più colpite, si ritrovano a dover fare attenzione anche ai cosmetici e al make-up  che possono influire sullo stato di salute dell’epidermide e, se non adatti, complicare la situazione.

Come comportarsi allora? La dottoressa Pucci Romano, specialista in Dermatologia e presidente della Skineco (Associazione Internazionale di Ecodermatologia) ha spiegato, durante un congresso dedicato all’acne appunto,  come i cosmetici intervengano nella cura di questa patologia.

Il make-up in particolare (ci riferiamo ad esempio a ciprie, fondotinta e polveri),  deve seguire le regole valide per tutti i cosmetici in queste situazioni: “Nel cosmetico da consigliare al paziente con acne – spiega la dottoressa – è importante evitare gli ingredienti comedogenici come ‘isopropyl myristate’, ‘isopropyl palmitate’, ‘paraffinum liquidum’ e i ben noti ‘petrolatum’ che esercitano un effetto occlusivo e che non fanno che rafforzare il circolo vizioso dell’infiammazione”.

Bisogna scegliere prodotti ecodermocompatibili , dunque che siano ecologici e dermocompatibili al tempo stesso. Ciò vuol dire che i prodotti devono tutelare sia la pelle che l’ambiente. Spesse volte gli ingredienti non dermocompatibili sono anche non ecocompatibili. Vi consigliamo, a tal proposito, un articolo molto interessante della Sineko, in cui potete trovare le informazioni più dettagliate circa la dermocompatibilità e con particolare riferimento agli ingredienti dei prodotti cosmetici.

Attenzione alla detersione e rimozione trucco

Quanto alla rimozione del trucco e alla detersione quotidiana, anche qui bisogna fare molta attenzione. “I soggetti con acne infatti hanno spesso quella brutta sensazione di sentirsi ‘sporchi’ e si sottopongono a numerosi lavaggi con detergenti aggressivi nella speranza di ‘sgrassare’ la cute, questo si traduce in un drammatico peggioramento del quadro clinico. Bisogna invece pensare alla pelle acneica come ad un terreno irritato e quindi delicatissimo”.

Invece dei dischetti, per eliminare le impurità, la dottoressa Romano suggerisce una soluzione alternativa: “Nella detersione oggi abbiamo strumenti nuovi come il panno in microfibra . Usato con acqua detergente, lava delicatamente e sporta residui cellulari, trucco, sporco, sebo, accelerando e favorendo il ricambio cellulare ed evitando l’ispessimento dello strato corneo”. 

Un aiuto inoltre è il soft peeling (si tratta di un peeling molto delicato) che aumenta il turnover cellulare, prevenendo le cicatrici acneiche.

[Fonte: www.salute24.ilsole24ore.com]

 

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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