Il nostro corpo impara a non ingrassare. Ma da giovani

Restare in forma e non prendere peso è il desiderio di ciascuna donna (e di ogni uomo). E ne va anche della salute. Per farlo, ogni momento è quello giusto, ma ci sono lassi di tempo della nostra vita in cui risulterebbe più efficace, per una riuscita a lungo termine. A dirlo è una ricerca presentata all’ultimo congresso dell’European Association for the Study of Obesity. Secondo tale studio, l’età in cui il nostro organismo “impara a non ingrassare” è quella compresa tra i 18 e i 23 anni.

 

La ricerca ha preso in esame un campione di circa 5 mila donne, monitorate per un periodo di 16 anni. Ciò che è emerso è che i soggetti che, dopo la maggiore età fino ai 23 anni, non hanno preso più di 200 grammi l’anno, sono rimasti nella categoria dei normopeso. Al contrario, si è riscontrata una maggiore percentuale di donne sovrappeso o obese qualora, per lo stesso periodo, non abbiano mantenuto il peso corporeo nonostante, nei successivi anni, non abbiano preso più di due etti all’anno.

Insomma, secondo la ricerca, si deciderebbe tutto da giovani. Come mai? A chiarircelo è una nutrizionista dell’Università di Firenze, Lucia Bacciottini. L’esperta spiega che il momento in cui vi è la massima produzione di estrogeni (responsabili dell’accumulo di adipe prima della maternità) è quando si ha 20 anni. In questo momento i recettori sulle cellule imparano il meccanismo con cui immagazzinare, appunto, il grasso.  «Ingrassare – dice la nutrizionista – significa creare un “set-point del grasso”, poi difficile da modificare: le cellule memorizzano quanto tessuto adiposo avere e tendono per tutta la vita a volere quella quantità, poca o tanta che sia. Per invertire la rotta, dopo aver recuperato il peso forma, occorre mantenerlo, resettando le abitudini alimentari, senza oscillare per almeno un anno».

 

 

 

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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